
Cosa significa avere una casa in Diritto di Superficie?
Significa essere proprietari delle mura dell’abitazione mentre la proprietà del terreno, su cui l’immobile è ubicato, rimane di un altro soggetto, nella maggior parte dei casi il Comune.
Il diritto di superficie, in Italia, viene utilizzato dagli Enti Pubblici come strumento di politica urbanistica per garantire il diritto di abitazione alle persone meno abbienti (Edilizia Convenzionata Economica e Popolare). La prima legge a regolamentare questo ambito è la legge n. 167 del 18 aprile 1962 (G.U. 30 aprile 1962, n.111), per questo sono anche conosciute come “zone 167”.
Il prezzo di questo tipo di immobili è nettamente più basso rispetto ai prezzi di mercato. Gli Enti, solitamente il Comune, concedono a imprese di costruzioni, (cooperative, Ater o simili), il diritto a costruire fabbricati da destinare ad Edilizia Convenzionata Economica e Popolare, stabilendo prezzi molto contenuti e, di conseguenza, i costruttori vendono gli immobili a prezzi calmierati. Il suolo rimane di proprietà pubblica per evitare successive speculazioni.
La compravendita di un immobile in diritto di superficie è regolamentato da una Convenzione, siglata dal Comune o Ente e la ditta costruttrice, specifica per ogni zona di ogni città (per avere il dettaglio dei Piani di Zona potete leggere il nostro articolo specifico). La Convenzione viene allegata all’atto di compravendita, e norma la possibilità, o meno, di vendere o affittare l’immobile, dopo quanti anni, e a quale prezzo poterlo cedere. La durata temporale di una Convenzione, di solito, è 99 anni, con eventuale opzione di rinnovo per uguale periodo.
In molte zone, all’interno delle differenti città, è prevista la possibilità di svincolare il proprio immobile dal prezzo massimo di cessione imposto, tramite l’Affrancazione (pagamento da corrispondere all’Ente/Comune). Questo consente la rivendita o locazione dell’immobile ai normali prezzi di mercato. In altri casi, è anche possibile la Trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà, sempre dietro il pagamento di un ulteriore corrispettivo all’Ente o Comune.
Nella città di Roma, in passato, molti venditori, a fronte di scarse informazioni, a volte controverse, non si sono attenuti alla Convenzione di riferimento e hanno rivenduto gli immobili che avevano acquistato in Convenzione al prezzo di libero mercato. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è stato un buon affare. Tanti di loro si trovano oggi a dover rispondere alle richieste di risarcimento da parte dei loro acquirenti (molti sono in causa) sulla differenza economica tra il prezzo “libero” al quale avevano rivenduto l’immobile e il “prezzo imposto” al quale invece avrebbero dovuto venderlo.
Per ovviare a questi problemi, negli ultimi anni, il Comune di Roma ha avviato un servizio specifico per Affrancazione e Trasformazione dei diversi Piani di Zona autorizzati. Vista la mole di richieste e le conseguenti numerosissime pratiche da evadere, la tempistica del servizio è purtroppo scarsa.
Per ottimizzare e velocizzare il servizio, è stata introdotta una Procedura di Asseverata Semplificata, gestita da un tecnico autorizzato.
Effettuando il calcolo in maniera autonoma tramite il tecnico si evita la trasmissione e gestione della pratica a Risorse per Roma con tempi più brevi di evasione.
In particolare, il tecnico autorizzato, tramite lo studio e l’elaborazione di tutti i dati di interesse (la convenzione interessata allo specifico Piano di Zona e Immobile, le caratteristiche dell’immobile, ecc.) identifica e applica una serie di calcoli che definiscono l’importo da pagare.
Il computo viene poi direttamente inviato al Comune di Roma tramite PEC e il comune di Roma ha 90 giorni per la risposta.
Se vuoi avere ulteriori informazioni o una consulenza contattaci, siamo a disposizione per gestire anche la tua pratica in tempi veloci.
Affrancare o Trasformare?
A Roma, fino a giugno 2023, soltanto in 14 piani di zona era possibile la trasformazione da diritto di superficie a diritto di proprietà.
In particolare, tutti i proprietari degli alloggi e di edifici non residenziali, compresi nei piani di zona sottoriportati, possono richiedere la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per la parte di loro spettanza.
Nel dettaglio:
• Acilia (PdZ 10V)
• Casal Boccone (PdZ C14)
• Casale del Castellaccio (PdZ D4)
• Casilino (PdZ 23)
• Dragoncello (PdZ 11V)
• Laurentino (PdZ 38)
• Palocco (PdZ 53)
• Serpentara II (PdZ 5)
• Spinaceto (PdZ 46)
• Tor De Cenci (PdZ 47 48)
• Torraccia (PdZ C1)
• Torresina (PdZ B32)
• Torrevecchia II (PdZ 80)
• Val Melaina (PdZ 6)
Con delibera dell’A.C. 111 del 06.06.2023 sono stati approvati 17 ulteriori Piani di Zona trasformabili da diritto di superficie in diritto di proprietà:
• Lunghezzina 1 (PdZ C19)
• Lunghezza (PdZ C2)
• Malafede (PdZ C10)
• Romanina (PdZ D5)
• Spinaceto 2 (PdZ A5)
• Settecamini Casal Bianco (PdZ B41)
• Muratella (PdZ B38)
• Casal Fattoria (PdZ C20)
• Casale Nei (PdZ C22)
• Pisana Vignaccia (PdZ C23)
• Madonnetta II (PdZ B29)
• Tor Pagnotta (PdZ C6)
• Torresina 2 (PdZ B44)
• Castelverde (PdZ B4)
• Via Ponderano (PdZ B51)
• Pian Saccoccia (PdZ B49)
• Rocca Fiorita (PdZ B5)
Con la Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 43 dell’11 aprile 2024 sono stati approvati 4 ulteriori Piani:
• Acqua Acetosa (PdZ 12V)
• Giardinetti (PdZ 27)
• La Rustica (PdZ 16A)
• Settecamini (PdZ 3V)
Negli altri Piani di Zona si potrà esclusivamente richiedere l’Affrancazione.
AFFRANCAZIONE PROCEDURA SEMPLIFICATA ASSEVERATA
Possono attivare la procedura semplificata sia gli attuali proprietari dell’immobile sia gli ex-proprietari (non più titolari di diritti reali sul bene immobile),che abbiano necessità di sanare tale processo direttamente o perché in contenzioso o in causa con gli attuali proprietari.
La Procedura Asseverata Semplificata si può adottare per nuove istanze o per istanze già presentate in passato. In quest’ultimo caso nel modulo di domanda della procedura semplificata è necessario dichiarare di voler annullare la precedente istanza e sostituirla con quella nuova. Le due domande non possono coesistere.
L’interessato deve affidare l’incarico ad un Professionista Tecnico Abilitato che, sotto la propria personale responsabilità, redigerà apposita Relazione Tecnica Asseverata ai sensi del D.P.R. 445/2000, finalizzata a determinare il canone/corrispettivo di affrancazione rimozione del vincolo del prezzo massimo di cessione come da regolamentazione del comune di Roma.
Il tecnico, effettuando il calcolo in maniera autonoma evita la trasmissione della pratica a Risorse per Roma quindi tempi più brevi di gestione ed evasione.
Come funziona il processo.
Il soggetto interessato che vuole aderire alla procedura di Affrancazione Semplificata contatta un tecnico di sua fiducia. Firma una lettera di incarico e fornisce tutti i documenti necessari e abilita il tecnico a procedere per suo conto.
Una volta ultimata la procedura di calcolo, il tecnico incaricato provvede a comunicare l’importo del corrispettivo di Affrancazione al richiedente, il quale procede al pagamento, tramite il portale PagoPA. Il pagamento può essere un saldo dell’importo ma è prevista anche una rateizzazione.
Il tecnico trasmette al Comune di Roma il fascicolo completo (la relazione tecnica, la modulistica opportunamente compilata e le quietanze dei pagamenti precedentemente effettuati) tramite Posta Elettronica Certificata.
Il Comune verifica la pratica consegnata e, qualora necessario, richiedere chiarimenti e/o integrazioni al tecnico. Se tutto coerente predispone lo schema di convenzione e contatta il cittadino per la stipula dell’atto tramite documento di “Determina Dirigenziale” inviato mediante email/PEC all’indirizzo comunicato nei moduli predisposti dal tecnico.
L’interessato dovrà anche definire e comunicare (inizialmente o al ricevimento della Determina Dirigenziale) un Notaio di sua fiducia con il quale procedere per la stipula dell’atto.
Contattaci per chiarimenti e preventivi.

Contatti
www.dirittodisuperficie.it
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Via Aurelia 1100
00166 ROMA
Tel. 342630492
email:info@affrancazioni.it